Scegliere lo shampoo
Esistono alcuni criteri elementari cui attenersi. Se il cuoio capelluto è sano, basta sceglierne uno che sia delicato e il meno irritante possibile, che abbia una preparazione con ph (il grado di acidità) compreso tra 4 e 6, quindi leggermente acido. Dovrebbe essere il più naturale possibile senza conservanti e forti profumi, non dovrebbe produrre troppa schiuma e non essere troppo sgrassante. Dovrebbe limitarsi a detergere la secrezione del sebo, lo sporco provocato dagli agenti atmosferici e lo strato di cellule morte. Uno shampoo simile è adatto a tutti: ai bambini, agli adulti, a chi ha i capelli secchi, a chi li ha grassi e ciò perché svolge un’importante azione detergente senza comportare rischi peri capelli.
Shampoo medicati
Alcuni shampoo specifici, delicati o leggermente forti sono consigliabili per le persone che presentano un’eccessiva produzione di sebo. Esistono molti preparati che assicurano questi requisiti e sono consigliati dal dermatologo o dal farmacista. Contrariamente a quanto si pensa, questi prodotti hanno un costo contenuto rispetto a quelli che troviamo nei supermercati. Invece bisogna stare molto attenti a certi prodotti di nessuna qualità, cosmetologicamente e dermatologicamente scadenti, che hanno l’unico vantaggio di costare poco. Questi prodotti vanno usati solo raramente, per non rischiare possibili danni alla pelle, irritazioni e fenomeni di sensibilizzazioni (come gli eczemi).
Come scegliere lo shampoo
In sintesi, uno shampoo di qualità dovrebbe avere le caratteristiche che seguono:
- Non contenere troppi tensioattivi, quindi fare poca schiuma, o detergenti aggressivi che sgrassano eccessivamente.
- Essere neutro o leggermente acido. Ricordiamo che uno shampo con ph decisamente acido è utile in alcune dermatosi del cuoio capelluto. Sono assolutamente da evitare i preparati alcalini.
- Essere composto da sostanze di buona qualità naturali o di sintesi. Non dimentichiamo che il naturale a tutti i costi non sempre è garanzia di sicurezza.
- In caso di dubbio sul tipo di shampoo più adatto conviene farsi consigliare dal dermatologo o dal farmacista.
- Attenzione alle super miscele: cocktail di erbe, sostanze attive normalizzanti e così via.
- Meglio un’unica azione mirata é sicura che un miscuglio di tutto.
- Meglio fidarsi di ditte serie piuttosto che affidarsi a barattoli più o meno anonimi che garantiscono “miracoli”.
- Uno shampoo medicato di buona qualità guarisce o corregge certi disturbi. Non farà mai ricrescere i capelli caduti.
- Lo shampoo-balsamo è utile per i capelli che sono particolarmente elettrici o difficili da pettinare.
Regole per usare bene lo shampoo
Per chi ha i capelli normali, tutt’al più un po’ secchi o grassi, il lavaggio può essere anche quotidiano usando però uno shampoo ultra delicato.
Si versa una quantità minima di prodotto nel palmo della mano e la si diluisce, sempre nel palmo, con un po’ d’acqua. Poi si applica sui capelli e si massaggia per un minuto circa. Va fatta una sola applicazione.
Il risciacquo è la fase più importante alla quale si dovrebbe dedicare almeno 3-5 minuti in modo da eliminare completamente i tensioattivi presenti, dannosissimi se lasciati seccare sui capelli.
Se nel corso della stessa giornata fosse necessario un secondo lavaggio, per esempio perché si è sudato molto, si deve utilizzare solo la metà della dose abituale di prodotto, applicandola una sola volta, ma assai più velocemente. L’obbiettivo è dare allo shampoo il tempo di detergere senza lasciarlo agire. Il risciacquo deve essere accurato.
Chi ha i capelli secchi o grassi con la forfora o con altri problemi deve invece alternare uno shampoo medicato con uno delicato, seguendo le stesse regole del caso precedente. La frequenza e i tempi di applicazione in questo caso sono indicate dal dermatologo.